Il marchio Lamborghini sta guardando all’elettrico, ed ora c’è una grossa novità. Ecco cosa c’è in programma per il futuro.
Tutti i costruttori stanno rivedendo, o hanno già rivisto, i loro piani in chiave futura, con l’elettrico che la farà da padrone entro poco tempo. La Lamborghini si è ormai convertita del tutto all’ibrido, con i modelli dei prossimi anni che saranno tutti plug-in. A lanciare la moda è stata la Revuelto, svelata lo scorso anno e che nei prossimi mesi inizierà le consegne ai clienti, andando a rimpiazzare nella gamma la Aventador. La belva da oltre 1.000 cavalli è sicuramente un portento, ma è chiaro che per i puristi sia una prima sconfitta.
La seconda arriverà con l’erede della Huracan, che dirà ufficialmente addio al motore V10 in favore di un V8. A questo punto, è chiaro come la Lamborghini faccia sul serio, ed il prossimo passo sarà un’auto full electric. Pochi mesi fa è stato svelato al mondo il concept Lanzador, ed ora è in programma un vero e proprio investimento sulle auto ad emissioni zero.
La nuova Lamborghini ad emissioni zero nascerà a Sant’Agata Bolognese, storica sede della casa del Toro, ed è già stato annunciato l’arrivo di un nuovo centro ricerche e di 500 assunzioni in più. Secondo le indiscrezioni, si tratterà di una nuova Gran Turismo 2+2 come impostazione, con il lancio che è previsto tra circa 4 anni.
L’investimento sarà portato a termine con 100 milioni di euro di contributi da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, tramite Invitalia, ma anche con l’aiuto della Regione Emilia-Romagna. Proprio quest’ultima, in questi giorni, ha annunciato la sua decisione di collaborare al progetto, dopo un incontro che è avvenuto con i vertici della casa italiana. Insomma, si fa davvero sul serio, con la Lambo che vuole abbracciare in tutto e per tutto le emissioni zero.
Si tratterà di un investimento davvero notevole per il marchio Lamborghini, con la nascita di un centro di ricerca fatto appositamente per questa tecnologia. Inoltre, come detto, sarà notevole l’ingaggio di ben 500 persone, anche se sono previste delle ricadute sui fornitori e su tutta la filiera che si occupa delle quattro ruote in Emilia-Romagna.
Stefano Bonaccini, presidente della regione, ha voluto commentare la nascita del nuovo progetto: “Dei progetti come quello della Lambo sono un grande contributo per continuare a far crescere la nostra Emilia-Romagna e la Motor Valley, guardando alla sostenibilità ambientale. Questa è la giusta strada per competere nel mondo con le nostre eccellenze, creando nuove possibilità di sviluppo, nuove competenze ed un’occupazione che possa essere stabile ed anche di alto livello“.
Di certo, i puristi non la prenderanno troppo bene, dal momento che pensare ad una Lambo elettrica, diciamolo chiaramente, non è un grande successo. Dobbiamo dire addio ai mitici V12 e V10, che non avranno più un posto in futuro. Il mondo delle quattro ruote è ormai cambiato e non ha più nulla a che vedere con quello che conoscevamo, e vedremo ciò che diranno i dati di mercato nei prossimi anni.
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