E’ scoppiata una vera e propria battaglia contro il diesel che ha portato molte realtà aziendale e rivedere i listini. L’ultima decisione potrebbe risultare definitiva.
Dopo il dieselgate è nata una vera e propria avversione delle istituzioni verso i motori termici. A farne le spese sono stati i produttori di auto con motori a combustione interna che erano molto indietro nelle nuove tecnologie ibride ed elettriche. L’avversione contro il diesel sta spingendo molti major dell’industria dell’Automotive a creare una gamma di modelli ibridi ed elettriche che, però, hanno prezzi elevati e sono poco appetibili per la fascia media del mercato. Si è creato un vero cortocircuito con il rialzo dei prezzi dell’usato e con una crisi del nuovo.

Per anni la migliore soluzione per muoversi in macchina è stata legata all’utilizzo del gasolio. Con l’avanzare della tecnologia le nuove vetture si sono rivelate essere, estremamente, performanti ed efficienti. Per chi affronta lunghi sposamenti e non ha il tempo di ricaricare la vettura ad una presa, le auto diesel rappresentano una garanzia. La politica europea, però, dopo lo scandalo Volkswagen ha iniziato a spingere con veemenza le alternative a zero emissioni, srotolando un tappetto rosso alla Cina che gode di materie prime infinite e un costo del lavoro bassissimo. Così si spiega anche il tracollo dei numeri di vendita delle auto diesel e l’esigenza di livellare il prezzo della benzina e del gasolio nei prossimi anni.
Non a caso in Germania diversi major stanno puntando sulla tecnologia Mild-Hybrid a gasolio. Questa è, indubbiamente, una soluzione apprezzata dai clienti, in quanto permette di abbattere ancora di più i consumi e quando si lavora con furgoni o auto aziendali, l’autonomia è un aspetto decisivo nel business.
Addio diesel, arrivano anche i furgoni elettrici low cost
Le auto elettriche potrebbero essere la soluzione per una mobilità intelligente in città caotiche. Anche per l’inquinamento acustico rappresenterebbero la soluzione ideale. La tecnologia full electric sta provando a trovare spazio anche in altri segmenti. Lo studio che ha portato avanti IDTechEx mostra come il problema non deve essere solo il prezzo di partenza, ma ciò che ci spende in un determinato periodo temporale. Secondo le analisi con l’abbattimento dei costi della powertrain sarà possibile ammirare dei furgoni che, in un arco di cinque anni, andranno a costare anche di meno rispetto al gasolio.

Se accessibili e con costi di manutenzione inferiori, anche i furgoni elettrici avrebbero un loro spazio. Rispetto a quelli diesel sarebbero presi in considerazione anche per la questione ambientale. Sotto svariati aspetti avrebbero dei punti di forza sul mercato. Le aziende stanno cominciando a sviluppare questa tecnologia in modo da farsi trovare preparati per la dead line del 2035.